venerdì 9 luglio 2010

La cattiva strada



Di Fabrizio De Andrè.
Primo brano dell'album "Volume VIII", uscito nel 1975, scritto con Francesco De Gregori.
E' una canzone costruita solamente su tre accordi che, ripetendosi, creano lo sfondo del viaggio di un personaggio particolare. Qui lascio la parola a Ezio Alberione:

La cattiva strada disegna una processione: un soldato "innocente" (letteralmente, "che non ha nuociuto"), una "regina" (ossia una prostituta o, se si tratta di un calco dall'inglese, un travestito), un pilota, un diciottenne alcolizzato e dei giurati si mettono a seguire lo strano messia che li ha provocati invitandoli a non seguirlo ("Non vi conviene / venir con me dovunque vada").
Questo pescatore di uomini agisce in modo paradossale, ma rivelatore. Il fatto di sputare al militare serve ad aprirli gli occhi e fargli abbandonare le armi, il furto del denaro costringe la "regina" a fare i conti solo "col suo dolore", l'incidente fa intraprendere al pilota un cammino senza punti di orientamento predefiniti. Così versare da bere all'alcolizzato e baciare le bocche dei giurati che lo processano "per amore" sono efficaci dimostrazioni di una pedagogia a rovescio che ottiene un'autentica conversione, un cambio di rotta.
(Ezio Alberione, in Fabrizio De André. Accordi eretici, pp. 109-110)
Ho compreso il significato di questa canzone solo pochi giorni fa, e devo dire che mi ha molto colpito! La cattiva strada non è la strada più semplice da seguire, proprio per questo mi è più comodo seguire la buona strada, già tracciata da altri e seguita da molti. Ma so che la cattiva strada è la mia strada, il percorso più adatto a me non può esser piatto e monotono, comporta scelte non condivisibili, ma porta a raggiungere il mio io più vero. E questo lo ritengo vero per ogni persona, anche per te che ora leggi. Buon ascolto!

Per approfondire:
http://planando.altervista.org/musica/cantautori/faber/cattiva.htm
http://www.albertolarosa.it/2009/04/07/fabrizio-de-andre-la-cattiva-strada-commento-al-testo/