(Dante Alighieri, Vita Nuova)
martedì 30 marzo 2010
Le nostre finzioni
"Fili mi, tempus est ut pretermictantur simulacra nostra".
mercoledì 24 marzo 2010
Entità psicopatica
La corporation, dopotutto, è deliberatamente concepita come entità psicopatica: dedita esclusivamente ai propri interessi, incapace di preoccuparsi degli altri, amorale e priva di coscienza - in una parola, disumana - e il suo fine, come sostiene Noam Chomsky, è "assicurarsi che gli esseri umani con cui interagisce, tu e io, diventino anch'essi disumani. Bisogna sradicare dalla testa della gente sentimenti naturali come l'attenzione per il prossimo, la compassione o la solidarietà... L'ideale è avere individui completamente isolati, che non si curino minimamente degli altri... il cui concetto di se stessi, il loro senso dei valori, si riduca a 'Quanti bisogni indotti posso appagare? E quanto posso continuare a indebitarmi per appagare bisogni indotti?'
L'ideale sarebbe riuscire a creare una società fatta di unità minime costituite da una persona e un televisore, senza alcuna connessione con gli altri".
L'ideale sarebbe riuscire a creare una società fatta di unità minime costituite da una persona e un televisore, senza alcuna connessione con gli altri".
(Joel Bakan, The Corporation)
lunedì 22 marzo 2010
Privatizzazione
"Il nostro pane quotidiano lo dobbiamo non alla benevolenza del fornaio, ma alla sua attenzione al proprio tornaconto personale" così Milton Friedman, parafrasando Adam Smith, spiega le virtù della privatizzazione.
(Joel Bakan, The Corporation)
domenica 21 marzo 2010
La decisione
Quando si prendeva una decisione, in realtà si cominciava a scivolare in una forte corrente che ti portava verso un luogo mai neppure sognato al momento di decidere.
(Paulo Coelho, L'Alchimista)
sabato 20 marzo 2010
Quando ella apparia
Dico che quando ella apparia da parte alcuna, per la speranza de la mirabile salute nullo nemico mi rimanea, anzi mi giugnea una fiamma di caritade, la quale mi facea perdonare a chiunque m'avesse offeso; e chi allora m'avesse domandato di cosa alcuna, la mia risponsione sarebbe stata solamente "Amore", con viso vestito d'umilitade. E quando ella fosse alquanto propinqua al salutare, uno spirito d'amore, distruggendo tutti li altri spiriti sensitivi, pingea fuori li deboletti spiriti del viso, e dicea loro: "Andate a onorare la donna vostra"; ed elli si rimanea nel luogo loro. E chi avesse voluto conoscere Amore, fare lo potea mirando lo tremare de li occhi miei. E quando questa gentilissima salute salutava, non che Amore fosse tal mezzo che potesse obumbrare a me la intollerabile beatitudine, ma elli quasi per soverchio di dolcezza divenia tale, che lo mio corpo, lo quale era tutto allora sotto lo suo reggimento, molte volte si movea come cosa grave inanimata. Sì che appare manifestamente che ne le sue salute abitava la mia beatitudine, la quale molte volte passava e redundava la mia capacitade.
(Dante Alighieri, Vita Nuova)
venerdì 19 marzo 2010
Flusso di pensieri 1
Oggi no! Di solito le citazioni le prendo da altri, ma non oggi!
Non è giusto, è questo che pensi. Non è dannatamente giusto!
Organizzarsi tanto per far funzionare la coppia quando qualcosa di esterno rovina sempre tutto!
Cercare momenti da condividere nella rete intricata della vita, quando qualcosa va storto, e manda tutto all'aria. Perché? Cos'abbiamo fatto di male? Perché il fato deve essere sempre ostile? Forse tu, Dio, ne sai qualcosa? Perché? C'è qualche ragione?
Non ne dubito, e non sarò certo io a rispondere a questa domanda. Che lo chiamiamo fato, che lo chiamiamo destino, che la chiamiamo semplicemente Vita, questo è ciò che permea la nostra esistenza. Non è vero che non la possiamo modificare. Destino mi ha sempre fatto pensare a qualcosa di immutabile. Ciò che succede ha una spiegazione razionale, il fatto che non la conosciamo non limita quest'affermazione. Noi non possiamo far altro che prenderne atto, e magari tentar di scoprire le leggi che regolano la vita, per poter a nostra volta intervenire. Dio ce ne dà facoltà. Ogni cosa succede per un motivo e per mille motivi differenti. Diversi sono i motivi alla base, ma solo uno assumerà rilevanza per noi e ci consentirà di trarne beneficio. Dipende da noi quale sarà il motivo giusto! Il nostro punto di vista, la nostra visione della vita, ci fanno cogliere i motivi nascosti.
Mi viene in mente l'episodio della torre di Siloe, nel Vangelo.
C'è chi pensa che le persone nella torre, morte nel crollo, si siano meritate questo per i loro peccati. L'intervento di Dio sarebbe quindi punitivo.
C'è chi, invece, vede nel crollo semplicemente una colpa degli architetti o dei costruttori. Dio non è intervenuto, la colpa è dell'uomo.
Nel primo caso l'insegnamento è: temi Dio, evita il peccato o subirai la vendetta di Dio. L'uomo che recepisce questo insegnamento vivrà nella paura e non nell'amore. Paura della vendetta divina in caso di sgarro.
Nel secondo caso l'insegnamento sarà per i costruttori o gli architetti, nello svolgere meglio il loro lavoro, imparando dai loro errori ed evitandoli.
Forse l'esempio è idiota. Senza forse.
Comunque non toglie che certi eventi avvengono al di fuori della nostra volontà, e sta a noi dargli senso. Se il senso è positivo, ne guadagneremo. Se negativo, la nostra vita ne risentirà. (Con ciò non voglio dire che, nell'esempio di prima, le due visioni esprimano negatività o positività; sono semplicemente due visioni differenti). Portiamo il positivo, e non ne beneficeremo solo noi, ma anche coloro che ci circondano. Facile non lo è di sicuro, e fidatevi di un pessimista in conversione. Però ripaga, altroché se ripaga. E la domanda: "è giusto o sbagliato?" perderà ogni valore.
(Ho appena riletto l'articolo: che pesante, che noia assoluta! Si vede che non sono abituato a scrivere! Non so cosa mi spinge a pubblicarlo.. Chi incapperà in questo articolo, e almeno una persona so che lo farà, mi perdoni! Ma devo dire che scrivere mi ha rilassato, in questo momento in cui mi sento particolarmente giù per aver deluso la persona più importante della mia vita, seppur non volontariamente).
Un saluto!
Me medesimo
Non è giusto, è questo che pensi. Non è dannatamente giusto!
Organizzarsi tanto per far funzionare la coppia quando qualcosa di esterno rovina sempre tutto!
Cercare momenti da condividere nella rete intricata della vita, quando qualcosa va storto, e manda tutto all'aria. Perché? Cos'abbiamo fatto di male? Perché il fato deve essere sempre ostile? Forse tu, Dio, ne sai qualcosa? Perché? C'è qualche ragione?
Non ne dubito, e non sarò certo io a rispondere a questa domanda. Che lo chiamiamo fato, che lo chiamiamo destino, che la chiamiamo semplicemente Vita, questo è ciò che permea la nostra esistenza. Non è vero che non la possiamo modificare. Destino mi ha sempre fatto pensare a qualcosa di immutabile. Ciò che succede ha una spiegazione razionale, il fatto che non la conosciamo non limita quest'affermazione. Noi non possiamo far altro che prenderne atto, e magari tentar di scoprire le leggi che regolano la vita, per poter a nostra volta intervenire. Dio ce ne dà facoltà. Ogni cosa succede per un motivo e per mille motivi differenti. Diversi sono i motivi alla base, ma solo uno assumerà rilevanza per noi e ci consentirà di trarne beneficio. Dipende da noi quale sarà il motivo giusto! Il nostro punto di vista, la nostra visione della vita, ci fanno cogliere i motivi nascosti.
Mi viene in mente l'episodio della torre di Siloe, nel Vangelo.
C'è chi pensa che le persone nella torre, morte nel crollo, si siano meritate questo per i loro peccati. L'intervento di Dio sarebbe quindi punitivo.
C'è chi, invece, vede nel crollo semplicemente una colpa degli architetti o dei costruttori. Dio non è intervenuto, la colpa è dell'uomo.
Nel primo caso l'insegnamento è: temi Dio, evita il peccato o subirai la vendetta di Dio. L'uomo che recepisce questo insegnamento vivrà nella paura e non nell'amore. Paura della vendetta divina in caso di sgarro.
Nel secondo caso l'insegnamento sarà per i costruttori o gli architetti, nello svolgere meglio il loro lavoro, imparando dai loro errori ed evitandoli.
Forse l'esempio è idiota. Senza forse.
Comunque non toglie che certi eventi avvengono al di fuori della nostra volontà, e sta a noi dargli senso. Se il senso è positivo, ne guadagneremo. Se negativo, la nostra vita ne risentirà. (Con ciò non voglio dire che, nell'esempio di prima, le due visioni esprimano negatività o positività; sono semplicemente due visioni differenti). Portiamo il positivo, e non ne beneficeremo solo noi, ma anche coloro che ci circondano. Facile non lo è di sicuro, e fidatevi di un pessimista in conversione. Però ripaga, altroché se ripaga. E la domanda: "è giusto o sbagliato?" perderà ogni valore.
(Ho appena riletto l'articolo: che pesante, che noia assoluta! Si vede che non sono abituato a scrivere! Non so cosa mi spinge a pubblicarlo.. Chi incapperà in questo articolo, e almeno una persona so che lo farà, mi perdoni! Ma devo dire che scrivere mi ha rilassato, in questo momento in cui mi sento particolarmente giù per aver deluso la persona più importante della mia vita, seppur non volontariamente).
Un saluto!
Me medesimo
giovedì 18 marzo 2010
Morte villana
Morte villana, di pietà nemica,
di dolor madre antica,
giudicio incontrastabile gravoso
poi che hai data matera al cor doglioso
ond'io vado pensoso,
di te blasmar la lingua s'affatica.
E s'io di grazia ti voi far mendica,
convenesi ch'eo dica
lo tuo fallar d'onni torto tortoso
non però ch'a la gente sia nascoso,
ma per farne cruccioso
chi d'amor per innanzi si notrica.
Dal secolo hai partita cortesia
e ciò ch'è in donna da pregiar vertute:
in gaia gioventute
distrutta hai l'amorosa leggiadria.
Più non voi discovrir qual donna sia
che per le proprietà sue canosciute.
Chi non merta salute
non speri mai d'aver sua compagnia.
di dolor madre antica,
giudicio incontrastabile gravoso
poi che hai data matera al cor doglioso
ond'io vado pensoso,
di te blasmar la lingua s'affatica.
E s'io di grazia ti voi far mendica,
convenesi ch'eo dica
lo tuo fallar d'onni torto tortoso
non però ch'a la gente sia nascoso,
ma per farne cruccioso
chi d'amor per innanzi si notrica.
Dal secolo hai partita cortesia
e ciò ch'è in donna da pregiar vertute:
in gaia gioventute
distrutta hai l'amorosa leggiadria.
Più non voi discovrir qual donna sia
che per le proprietà sue canosciute.
Chi non merta salute
non speri mai d'aver sua compagnia.
(Dante Alighieri, Vita Nuova)
mercoledì 17 marzo 2010
Opportunità
"Dietro ogni tragedia c'è un'opportunità. L'opportunità di creare ricchezza".
(Joel Bakan, The Corporation)
Uniti
"La loro determinazione a restare uniti e a farsi coraggio gli uni con gli altri", disse, "illustra veramente il nuovo spirito che oggi pervade il nostro paese - cioè che quando qualcuno soffre, tutti noi soffriamo; che per avere successo occorre essere uniti; che lavorando insieme, possiamo raggiungere grandi obiettivi e grandi risultati.
(Joel Bakan, The Corporation)
lunedì 15 marzo 2010
Gli alchimisti
Ma gli alchimisti erano persone strane, che pensavano solo a se stesse, e quasi sempre rifiutavano ogni aiuto.
(Paulo Coelho, L'Alchimista)
domenica 14 marzo 2010
Segui i segnali
"Non desistere mai dai tuoi sogni," gli aveva detto il vecchio re. "Segui i segnali".
(Paulo Coelho, L'Alchimista)
sabato 13 marzo 2010
Intelligenza flessibile
Non a caso una delle migliori definizioni dell'intelligenza è proprio "flessibilità": cioè la capacità di trovare le soluzioni giuste non marciando diritti per la propria strada, ma cercando altri percorsi più fruttuosi.
(Piero Angela, Ti amerò per sempre)
mercoledì 10 marzo 2010
Rispetto
Il rispetto per il partner, anche quando si tratta di piccole cose, è, oltretutto, un segno di intelligenza, perché vuol dire rinunciare a poco per salvare molto.
(Piero Angela, Ti amerò per sempre)
lunedì 8 marzo 2010
Prendere, prendere e prendere
Oggi, a suo avviso, "l'idea che possiamo prendere, prendere e prendere, consumare, consumare e consumare senza curarci delle conseguenze, sta portando alla distruzione della biosfera".
(Joel Bakan, The Corporation)
domenica 7 marzo 2010
Compartimenti stagni
"Per vivere bene con se stessi", spiega, "bisogna abituarsi a vivere una vita a compartimenti stagni"
(Joel Bakan, The Corporation)
sabato 6 marzo 2010
Consapevolezza
Qualunque benedizione che non sia accettata, si trasforma in una maledizione.
Io non voglio di più dalla vita. E tu mi stai forzando a vedere ricchezze e orizzonti che non ho mai conosciuto.
Adesso che li conosco, e che conosco le mie immense possibilità, mi sentirò molto peggio di quanto mi sentissi prima.
Perché so che posso avere tutto, ma che non voglio.
Io non voglio di più dalla vita. E tu mi stai forzando a vedere ricchezze e orizzonti che non ho mai conosciuto.
Adesso che li conosco, e che conosco le mie immense possibilità, mi sentirò molto peggio di quanto mi sentissi prima.
Perché so che posso avere tutto, ma che non voglio.
(Paulo Coelho, L'Alchimista)
Piccoli regali
C'è un proverbio francese che dice: "Les petits cadeaux entretiennent les grandes amitiés", i piccoli regali conservano le grandi amicizie.
(Piero Angela, Ti amerò per sempre)
venerdì 5 marzo 2010
Condividere le emozioni
Questa capacità di mettersi nei panni degli altri è naturalmente importante in tutte le situazioni della vita, per capire cosa provano e cosa pensano coloro con i quali si hanno rapporti di lavoro, di amicizia o di altro tipo: ma è ancora più importante nei rapporti con la persona con la quale si vive, perché l'amore consiste, in gran parte, proprio nella capacità di condividere le emozioni.
Sapersi immedesimare nell'altro è quindi uno dei segreti per mantenere accesa la luce nella vita di coppia, e non ritrovarsi al buio.
Sapersi immedesimare nell'altro è quindi uno dei segreti per mantenere accesa la luce nella vita di coppia, e non ritrovarsi al buio.
(Piero Angela, Ti amerò per sempre)
Beneficenza
La legge non dice che non debba esserci liberalità, ma che può esserci liberalità solo se torna a vantaggio della compagnia... la beneficenza in quanto tale non ha posto nel consiglio d'amministrazione. Vi è tuttavia un tipo di beneficenza che va nell'interesse di coloro che la praticano, e in tal misura e in tal guisa (non granché filantropica, va ammesso) può trovare posto nel consiglio d'amministrazione, ma per nessun altro scopo.
(Joel Bakan, The Corporation)
mercoledì 3 marzo 2010
L'impresa è un servizio
I fratelli Dodge portarono Ford in tribunale.
I profitti appartenevano agli azionisti, era la loro tesi, e Ford non aveva alcun diritto di regalare i loro soldi ai clienti, per quanto buone fossero le sue intenzioni.
Il giudice diede loro ragione. Ripristinò i dividendi e rimproverò Ford - che in udienza pubblica aveva dichiarato che "l'impresa è un servizio, non una gallina dalle uova d'oro." e che le corporation dovrebbero essere gestite solo "secondariamente per far quattrini" - di non aver tenuto conto che "una corporation va organizzata e mandata avanti innanzitutto per il profitto degli azionisti"; che non può essere gestita "per il tornaconto meramente secondario degli azionisti e con lo scopo primario di beneficiare altri".
I profitti appartenevano agli azionisti, era la loro tesi, e Ford non aveva alcun diritto di regalare i loro soldi ai clienti, per quanto buone fossero le sue intenzioni.
Il giudice diede loro ragione. Ripristinò i dividendi e rimproverò Ford - che in udienza pubblica aveva dichiarato che "l'impresa è un servizio, non una gallina dalle uova d'oro." e che le corporation dovrebbero essere gestite solo "secondariamente per far quattrini" - di non aver tenuto conto che "una corporation va organizzata e mandata avanti innanzitutto per il profitto degli azionisti"; che non può essere gestita "per il tornaconto meramente secondario degli azionisti e con lo scopo primario di beneficiare altri".
(Joel Bakan, The Corporation)
martedì 2 marzo 2010
Principio Favorevole
"Si definisce Principio Favorevole, ed è la fortuna dei principianti. Perché la Vita vuole che tu viva la tua Leggenda Personale".
(Paulo Coelho, L'Alchimista)
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