venerdì 19 marzo 2010

Flusso di pensieri 1

Oggi no! Di solito le citazioni le prendo da altri, ma non oggi!
Non è giusto, è questo che pensi. Non è dannatamente giusto!
Organizzarsi tanto per far funzionare la coppia quando qualcosa di esterno rovina sempre tutto!
Cercare momenti da condividere nella rete intricata della vita, quando qualcosa va storto, e manda tutto all'aria. Perché? Cos'abbiamo fatto di male? Perché il fato deve essere sempre ostile? Forse tu, Dio, ne sai qualcosa? Perché? C'è qualche ragione?
Non ne dubito, e non sarò certo io a rispondere a questa domanda. Che lo chiamiamo fato, che lo chiamiamo destino, che la chiamiamo semplicemente Vita, questo è ciò che permea la nostra esistenza. Non è vero che non la possiamo modificare. Destino mi ha sempre fatto pensare a qualcosa di immutabile. Ciò che succede ha una spiegazione razionale, il fatto che non la conosciamo non limita quest'affermazione. Noi non possiamo far altro che prenderne atto, e magari tentar di scoprire le leggi che regolano la vita, per poter a nostra volta intervenire. Dio ce ne dà facoltà. Ogni cosa succede per un motivo e per mille motivi differenti. Diversi sono i motivi alla base, ma solo uno assumerà rilevanza per noi e ci consentirà di trarne beneficio. Dipende da noi quale sarà il motivo giusto! Il nostro punto di vista, la nostra visione della vita, ci fanno cogliere i motivi nascosti.
Mi viene in mente l'episodio della torre di Siloe, nel Vangelo.
C'è chi pensa che le persone nella torre, morte nel crollo, si siano meritate questo per i loro peccati. L'intervento di Dio sarebbe quindi punitivo.
C'è chi, invece, vede nel crollo semplicemente una colpa degli architetti o dei costruttori. Dio non è intervenuto, la colpa è dell'uomo.
Nel primo caso l'insegnamento è: temi Dio, evita il peccato o subirai la vendetta di Dio. L'uomo che recepisce questo insegnamento vivrà nella paura e non nell'amore. Paura della vendetta divina in caso di sgarro.
Nel secondo caso l'insegnamento sarà per i costruttori o gli architetti, nello svolgere meglio il loro lavoro, imparando dai loro errori ed evitandoli.
Forse l'esempio è idiota. Senza forse.
Comunque non toglie che certi eventi avvengono al di fuori della nostra volontà, e sta a noi dargli senso. Se il senso è positivo, ne guadagneremo. Se negativo, la nostra vita ne risentirà. (Con ciò non voglio dire che, nell'esempio di prima, le due visioni esprimano negatività o positività; sono semplicemente due visioni differenti). Portiamo il positivo, e non ne beneficeremo solo noi, ma anche coloro che ci circondano. Facile non lo è di sicuro, e fidatevi di un pessimista in conversione. Però ripaga, altroché se ripaga. E la domanda: "è giusto o sbagliato?" perderà ogni valore.

(Ho appena riletto l'articolo: che pesante, che noia assoluta! Si vede che non sono abituato a scrivere! Non so cosa mi spinge a pubblicarlo.. Chi incapperà in questo articolo, e almeno una persona so che lo farà, mi perdoni! Ma devo dire che scrivere mi ha rilassato, in questo momento in cui mi sento particolarmente giù per aver deluso la persona più importante della mia vita, seppur non volontariamente).

Un saluto!
Me medesimo

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