La corporation, dopotutto, è deliberatamente concepita come entità psicopatica: dedita esclusivamente ai propri interessi, incapace di preoccuparsi degli altri, amorale e priva di coscienza - in una parola, disumana - e il suo fine, come sostiene Noam Chomsky, è "assicurarsi che gli esseri umani con cui interagisce, tu e io, diventino anch'essi disumani. Bisogna sradicare dalla testa della gente sentimenti naturali come l'attenzione per il prossimo, la compassione o la solidarietà... L'ideale è avere individui completamente isolati, che non si curino minimamente degli altri... il cui concetto di se stessi, il loro senso dei valori, si riduca a 'Quanti bisogni indotti posso appagare? E quanto posso continuare a indebitarmi per appagare bisogni indotti?'
L'ideale sarebbe riuscire a creare una società fatta di unità minime costituite da una persona e un televisore, senza alcuna connessione con gli altri".
(Joel Bakan, The Corporation)
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